Image
Top
(archive)

Spazi Docili

author
Spazi Docili
public art project conceived and curated by
Christian Costa and Fabrizio Ajello

contribution
Gioie fiorentine, 2013

special project for The Wall, 2013

pervenuto / received 24.06.13

Spazi_Docili_-_Gioie_Fiorentine_[2013][1]

notes
The ‘Florentine delights’ project analyzes in a systematic way how the sexual imagery shapes the outward and symbolic form of a city and how it is able to affect us, especially in an unconscious way, in the understanding and in the experience of a place. Power has always used the unconscious (including the sexual one – see Berlusconi or Mussolini) to penetrate deeper into society. In countries of traditional, patriarchal, clerical culture as Italy, Power is closely linked to a male/macho imagery. Every kind of place – symbolic, public or even ordinary ones – has therefore a sort of ‘representative skin’ which has various semiotic resonances, and the sexual one is always present. Power has to incarnate and materialize/take shape to express itself. And the sexual models are among its most powerful carriers with their dynamics of domination, subordination, acceptance, compliance. The political class of a specific place is always cause and effect of the local culture and of the local – aesthetic or sexual – imaginary. Today’s Florence is no exception. Focusing on ‘The Wall’, we agreed immediately to interpret the idea of a ‘wall’ not as a strict separation but as a permeable border between two areas of contiguous sense. ‘Florentine delights’ goes in this direction exploring the boundary that demarcates/defines the political representation and manipulation, the use of a place and the fact of being used by it with the idea of Power which it contains. The Italian political-bureaucratic-administrative class turn us every day into object-women and object-men imposing on us the consequences of its incompetence. Spazi Docili [Docile Spaces] wants to reverse this dynamic through the use of aesthetic languages. We aim to demonstrate how easy it is, for willing artists and intellectuals, to manipulate the point of view through which we look at the powerful people. For once, they can be the ‘objects’.


Il progetto ‘Gioie Fiorentine’ intende esaminare in maniera sistematica quanto l’immaginario sessuale plasmi la forma esteriore e simbolica di una città e quanto esso ci possa influenzare, in maniera soprattutto inconscia, nella comprensione e nell’esperienza di un luogo. Il potere usa da sempre l’inconscio (anche sessuale – vedi Berlusconi o Mussolini) per far penetrare più in profondità la propria presa. In paesi di cultura tradizionale, patriarcale, clericale come l’Italia esso è legato strettamente ad un immaginario di stampo maschile/maschilista. I luoghi (sia quelli simbolici che quelli pubblici o ordinari) si rivestono perciò di una ‘patina rappresentativa’ dalle svariate risonanze semiotiche tra le quali quella sessuale non manca mai. Il potere per esprimersi deve incarnarsi e materializzarsi/prendere forma. E i modelli sessuali rappresentano uno dei suoi vettori più potenti con le loro dinamiche di dominazione, subordinazione, accoglienza, cedevolezza. La classe politica di un luogo è sempre causa ed effetto della cultura locale e dell’immaginario (estetico come sessuale) locale. E la Firenze di oggi non sfugge alla regola. Confrontandoci con il tema di ‘The Wall’ abbiamo convenuto da subito nell’interpretare l’idea di ‘muro’ non come rigida separazione ma come confine osmotico, come diaframma tra due aree di senso attigue. Il lavoro che proponiamo va in questo senso esplorando il confine che delimita/definisce la rappresentazione e la strumentalizzazione politica, l’usare un luogo e l’essere usati da esso e dall’idea di Potere che esso contiene. La classe politico-burocratico-amministrativa italiana ci rende quotidianamente donne-oggetto e uomini-oggetto imponendoci le conseguenze della propria incapacità. Spazi Docili vuole ribaltare questa dinamica attraverso l’uso dei linguaggi estetici e dimostrare quanto sia facile, per artisti ed intellettuali che lo vogliano fare, manipolare il punto di vista attraverso il quale guardiamo i potenti. Una volta tanto gli ‘oggetti’ siano loro.

www.spazidocili.org

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInShare on Google+Pin on PinterestEmail this to someone