author
Mirko Smerdel – Prato 1978
artist, Milano
contribution
the Dead Commercials, 2011
found 35mm Film, Archival Ink Jet Prints
received 30.05.13
notes
Wednesday May 4th 2011 in the walkside of via Schievano in Milan, near “Schievano-Bilbao” bus stop n°47, a 35 mm film where found, unrolled and abandoned, as if somebody had throwed out from a car. The film is been recovered and restored, then scanned. Inside the film are contained six commercials of different products: Lega del filo d’oro, Lipton Tea Time, Diffusionetessile, Foxy Mega, Tantum Angelini, Groupama.
Notes on a Lost Film:
If we look at each photogram separately the perception of these commercials radically changes. Despite the usual status of advertising, in these images the peculiarity is they looks like disturbing, they looks like photograms of an horror movie. The reason of this feeling is because of new distance between image and observer, between space and time, but probably this feeling is also embedded in the images themselves, in the compulsory desire of consumption these images would to provoke.
In this context these images become part of a self-referential process: –> capitalism –> advertising industry –> production of desire (consensus) –> consumption –> refusal –> reality (urban space) –> capitalism –> …
All the aspects of this circular process are embedded in these photograms. At the same time, through post-production, these images rebuild a new storyboard, a new interpretation of the capitalist society himself.
That’s why I decided to compare these photograms with George A.Romero movie “Diary of the Dead”, that explicitely reflect about the role of the media in society through horror clichés, then selecting a peculiar quote from the movie representing a symbolic value:
“The more voices there are, the more spin there is. The truth becomes that much harder to find. In the end its all just noise.”
Mercoledì 4 maggio 2011 sul marciapiede di via Schievano a Milano, all’altezza della fermata “Schievano-Bilbao” del bus 47, è stata ritrovata una pellicola 35 mm ammatassata e abbandonata, come se qualcuno l’avesse gettata dall’auto in corsa. La pellicola è stata recuperata, restaurata e infine scansionata. All’interno del nastro sono presenti sei spezzoni di varie pubblicità di diversi prodotti: Lega del filo d’oro, Lipton Tea Time, Diffusionetessile, Foxy Mega, Tantum Angelini, Groupama.
Note su una pellicola perduta:
Se guardiamo ogni singolo fotogramma separatamente la percezione di queste pubblicità cambia radicalmente. Nonostante la tipica natura rassicurante delle pubblicità, la peculiarità di queste immagini è che risultano inquietanti, sembrano fotogrammi di un film horror.
La ragione di questa sensazione è la nuova distanza tra immagine e osservatore, tra tempo e spazio, ma probabilmente questa sensazione è anche incorporata nell’immagine stessa, nel desiderio compulsivo di consumo che queste immagini vogliono provocare.
In questo senso queste immagini diventano parte di un processo autoreferenziale:
–> capitalismo –> industria pubblicitaria –> produzione di desiderio (consenso) –> consumo –> rifiuto –> realtà (spazio urbano) –> capitalismo –> …
Ogni aspetto di questo processo circolare è incorporato in questi fotogrammi, allo stesso tempo, attraverso la manipolazione, queste immagini costruiscono una nuova narrazione, una nuova interpretazione della stessa società che le produce.
Per questo motivo ho deciso di confrontare questi fotogrammi con un film di George A. Romero, “Diary of the Dead”, che riflette in maniera esplicita sul ruolo dei media nella società attraverso i clichè del genere horror, selezionando una frase significativa e dal valore simbolico:
“The more voices there are, the more spin there is. The truth becomes that much harder to find. In the end its all just noise.”