author
Carlo Colli – Ribera, Agrigento, 1968
artist
Firenze
contribution
Post 0, 2012
digital print on paper, 21×29,7cm, packaging 11x23cm
received 27.03.12
My intervention is an invitation to reflect, without taboos, on the idea of death and on the values attributed to him. It’s an Invitation to speak in order to exorcise that sense of fear and prejudice inculcated from childhood. It was this way for me, because I was born and raised in the south of Italy.
The project starts by sending the work to the curator.
The plant is that of the “post” (expression generated by an analysis that investigates the possible relations between the two-dimensional world and the solid world , and the precariousness of the same intended result as a reflection on contemporary nomadism that more typical of contemporary people and things) and the philosophy that generates them (to give back the form at the drawing that created it), while the phrase is my own interpretation by a dialogue between Captain Kirk and Spock, a Vulcanian, in a episode of 70’s tv series “Star Trek”.
Il mio intervento è un invito a riflettere, senza tabù, sul tema della morte e sui valori che gli si attribuiscono. Invito a parlarne per esorcizzare quel senso di paura o pregiudizio che ci viene inculcato fin da bambini. Almeno così lo è stato per me, visto dove sono nato e cresciuto: il sud. Il progetto prevede l’invio dell’opera, per posta analogica, al curatore dell’archivio.
L’impianto è quello dei post (espressione generata da un’analisi che indaga le possibili relazioni tra il mondo bidimensionale e il mondo solido che vediamo, e la precarietà dello stesso intesa come riflessione sul conseguente nomadismo contemporaneo che sempre più caratterizza la vite delle persone e delle cose) e della filosofia che li genera (restituire alla forma il disegno che l’ha creata), mentre la frase è una mia personale interpretazione formulata dall’ascolto di un dialogo, tra il capitano Kirk e il Vulcaniano Spock, in un episodio della serie anni 70 di Star Trek.