In front of a wall, every citizen has the right to choose in which side of the bound he wants to stay.
Artists and intellectuals, instead, have a duty: report the existence of walls.
THE WALL (archives)
a project by Pietro Gaglianò
THEORETICAL STATEMENT
The Wall (archives) arises from the need to detect a geography emotional, aesthetic and intellectual, to take stock of the state of global awareness and if individual responsibility, to amplify the questions on the reasons of the art through non-conventional devices of participation.
Concepted outside the logic of the “exhibition”, The Wall proposes itself as a collection of materials around a central theme (the walls): a file cabinet, moving and growing, thought of as a viable model, and replicable, for the discussion on contemporary languages.
Artists, critics, actors, architects, anthropologists, scholars, professionals from different disciplines, are invited to participate with a formal or theoretical contribution dedicated to the concept of wall, as seen in its declination geopolitical, social, moral.
The contributions are of any type and format: video, photos, drawings or other works. Or video or photos of other works. A newspaper clipping, an object. A verbal declaration. A bibliography of books and magazines. A book, a magazine. A postcard. Whatever. All materials are available for the audience in occasion of the various public openings of the archive.
The project proposes an alternative to the actual practice of the art system colonized by the monumental or minimal events and embedded from the autism of critical: The Wall is both a training event and an exhibition that can travel with a minimum requirement of productive resources and allestitive and reach the maximum participation and involvement of the public.
Thanks to its flexibility, The Wall moves from city to city, and expanded itself with the work of new authors.
Pietro Gaglianò, 1975, in an art critic and scholar of contemporary languages. His main topics of interest concern the urban, architectural and social context as stage for contemporary artistic practices; the interaction between arts and geopolitical emergency matters; the relationships between visual art experience and theoretical system of performing arts and experimental theatre. He experiments hybrid forms between art and formation, where creative languages are intended and exploited in an anti discrimination function and to increase social awareness. Since 2000 he practices an intense research of writing criticism, curating and events’ planning. He collaborated with several public and private institutions and art galleries, and several municipal and provincial administrations in Italy. He teaches in Italian and American Universities.
Davanti a un muro ogni cittadino ha il diritto di scegliere da quale parte collocarsi,
gli artisti e gli intellettuali invece hanno un dovere: sollevare il problema dell’esistenza dei muri.
THE WALL (archives)
un progetto di Pietro Gaglianò
STATEMENT TEORICO
The Wall (archives) nasce dal bisogno di rilevare una geografia emotiva, estetica e intellettuale, di fare il punto sullo stato della consapevolezza globale e della responsabilità individuale, di amplificare l’interrogativo sulle ragioni dell’arte attraverso strumenti e dispositivi di partecipazione non convenzionali.
Disponendosi al di fuori delle logiche della “mostra”, The Wall si propone come una raccolta di materiali intorno a un tema centrale (i muri): un archivio mobile, e in continua crescita, pensato come un modello praticabile, e replicabile, di discussione sui linguaggi contemporanei.
Artisti, critici, attori, architetti, antropologi, studiosi, professionisti di diverse discipline, vengono invitati a partecipare con un contributo formale o teorico per creare un archivio sul concetto di muro, inteso nella sua declinazione geopolitica, sociale, morale. I contributi sono di qualsiasi natura e formato: video, foto, disegni, o altre opere. O video o foto di altre opere. Un ritaglio di giornale, un oggetto. Una dichiarazione verbale. Una bibliografia di libri e riviste. Un libro, una rivista. Una cartolina. Qualsiasi cosa. Tutti i materiali, in occasione delle varie aperture, vengono messi a diposizione dei visitatori.
Il progetto propone una alternativa effettiva al sistema dell’arte colonizzato dalla consuetudine di eventi monumentali/minimali e dall’autismo della critica: The Wall è un appuntamento formativo ed espositivo che riesce a viaggiare con una richiesta minima di risorse produttive e allestitive raggiungendo il massimo della partecipazione e del coinvolgimento di pubblico.
Grazie alla sua flessibilità The Wall si muove di città in città ampliandosi col lavoro di nuovi autori incontrati lungo il percorso e assumendo ogni volta un profilo diverso, sia sul piano della comunicazione, sia su quello della partecipazione e dei dispositivi didattici messi in opera.
Pietro Gaglianò, 1975, critico d’arte e curatore, ha approfondito la conoscenza della cultura visiva contemporanea in tutti i suoi aspetti prediligendo un’analisi sulla linea delle libertà individuale, delle estetiche del potere, della capacità eversiva del pensiero critico e del lavoro artistico. I suoi principali campi di indagine sono i sistemi teorici della performance art in relazione alle estetiche dell’arte visiva e del teatro di ricerca; il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle esperienze artistiche contemporanee; l’applicazione delle arti alle questioni dell’emergenza geopolitica.
Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno. Insegna in istituzioni universitarie italiane e statunitensi ed è attivo in progetti nazionali e reti internazionali per la sperimentazione di processi di formazione non formale e uso dei linguaggi artistici per l’educazione contro la discriminazione.