author
Lucia Giardino – Vasto, Chieti, 1968
academic coordinator, art history professor
Firenze
contribution
De Ira, 2012
digital and printed book in A6 format, 20 pages
received 25.03.12
This book expresses the rage toward what creates barriers to the possibilities of being, what creates slaves in the free countries. It is a hymn to the anger and the rage, considered different by Seneca, by me, here, equalized. It is a manifestation of open scorn toward those [people, Seneca included, not things] who condemn it, purposely ignoring the causes, and isolating those who express it. An invitation to re-read the anni di piombo and re-consider who had really been the actual victim, up to the most hidden small towns, deprived of culture and ideals, and thrown to the rot. It is born out of a personal contingency, which still includes the view of whole world. It is an act of love towards whom destroyed himself, feeding himself with anger, and anger paid him off, eating his liver.
Questo libro esprime la rabbia verso tutto ciò che crea barriere alle possibilità dell’essere, che rende schiavi in regioni libere. È un inno all’ira e alla rabbia, che Seneca distingue, ma che qui mi conviene paritare. È un’espressione di aperto disprezzo verso coloro [persone, non cose, Seneca compreso] che la condannano, ignorandone le cause per comodo e isolandone chi la esprime. E’ un invito a rileggere gli anni di piombo e a riconsiderare chi ne è stato la vittima reale, fino agli anfratti di cittadine di provincia, private di cultura e ideali, e date in pasto al marciume. Parte da una contingenza della sfera personale, ma si estende a una visione del mondo. È un atto d’amore verso chi si è distrutto perchè dell’ira si è nutrito, e l’ira lo ha ricambiato, mangiandogli il fegato.