author
Claudio Cirri – Firenze, 1981
artist
contribution
PIRQA, 2010/2011
3 sketches of a wall made by granmother, an aunt and a cousin of the author, and sent to the archive in 3 letter envelopes with stamp, 1 nylon envelope closing containing a fragment of stone and a card, 1 photo printed on paper / 3 buste da lettera con francobollo contenenti 3 disegni a lapis realizzati dalla nonna, la zia, la cugina dell’autore, e rappresentanti un muro , e inviati all’archivio, 1 busta di nylon trasparente a chiusura ermetica contenente un frammento di pietra, un bigliettino di carta, 1 fotografia stampata su carta
received 10.10.11
notes
The Pirqa project (the word means ‘Wall’, in quechua language, the official language of Inca Empire) is born from an intrinsic brittleness: Pietro asks me a work that reflects on the concept of ‘wall’, and I am in holyday to an ocean of distance from Pietro. The sense of precariousness and instability is born from this distance: the wall becomes a wall in downfall, that is about to collapse, fragile. The four sections that compose the work (the fragment of stone with the card, the 4 envelopes with the postage stamps, the 3 sketches and the photo) are my projection of this brittleness.
Il progetto PIRQA – parola che in lingua quechua, la lingua ufficiale dell’impero Inca minacciata di scomparsa dal colonialismo spagnolo, significa “muro” – nasce da una fragilitá intrinseca: Pietro mi chiede un’opera che rifletta sul concetto di ‘muro’, e io mi trovo in vacanza a un oceano di distanza da Pietro. Il senso di precarietá e di instabilitá nasce da questa lontananza: il muro per me diventa un muro in rovina, che sta per crollare, fragile appunto. Le quattro sezioni di cui é composta l’opera (il frammento di pietra col bigliettino di carta, le 4 buste coi francobolli, i 3 disegni e la fotografia stampata su carta) sono la mia proiezione di questa fragilità.
