author
Lisa Batacchi – Firenze, 1980
artist
contribution
Till the end of the world, 2012
5 used baking sheets of variable dimensions / 5 carte da forno usate di dimensioni variabili
received 13.06.13
notes
It all started when I asked my mother to to cook several times the same cake and to keep the oven sheets used. One day we met and she showed them to me; they were many and all different from each other. The interesting thing was the recurrent presence of a circle that moved on the baking paper, as if it was a trace of a solar eclipse. I shared this observation with her, and I asked her if she wanted to do other of them together: this time we would be guided by the intuition of moving the pie during its cooking, as to impress the baking paper with an overlay of the same circle. This has allowed to have a visual image of the other phases of the eclipse that I imagined. Later on, I involved my mother while I was choosing five of the backing sheets and placing them one after the other on the counter of her kitchen. When I think back to the time when the sequence has been completed I remember that I have viewed and shared with my mother the feeling of being in front of a natural phenomenon, as if the domestic wall dissolved for a moment, offering us a meeting and a synergistic adhesion to the world, almost a “feeling” beyond the powers of ordinary things.
Tutto è partito quando ho chiesto a mia madre di conservare le carte da forno utilizzate provando a cucinare più volte lo stesso dolce. Un giorno ci siamo trovate e me le ha mostrate; erano tante e tutte diverse l’una dall’altra. La cosa interessante era un cerchio sempre presente che si spostava sulla carta da forno, come se fosse una traccia di un’eclissi solare. Ho reso mia madre partecipe di questa osservazione e le ho chiesto se aveva voglia di farne altre insieme: ma questa volta saremmo state guidate dall’intuizione di spostare il dolce durante la cottura, come a impressionare la carta da forno con una sovrapposizione dello stesso cerchio. Questo ha permesso di avere l’immagine visiva di altre fasi dell’eclisse che immaginavo. In seguito ho coinvolto mia madre mentre sceglievo cinque carte da forno, da posizionare una di seguito all’altra sul bancone della sua cucina. Quando ripenso al momento in cui la sequenza è stata completata mi torna in mente che ho visualizzato e condiviso con mia madre la sensazione di trovarmi davanti a un fenomeno naturale, come se le mura domestiche si fossero per un attimo dissolte, offrendoci così un incontro e una adesione sinergica al mondo, quasi un “sentire” al di là delle ordinarie attribuzioni delle cose.